Tomba Brion
Carlo Scarpa 1969

Il complesso funebre monumentale 'Brion', a San Vito di Altivole, fu commissionato all'architetto-designer Carlo Scarpa da Onorina Brion Tomasin in memoria dell'amato coniuge Giuseppe Brion, prematuramente scomparso.
L'industriale era nato nel piccolo paese trevigiano ed è notissimo per il marchio Brionvega, faro del design Made in Italy per l'industria degli apparecchi radiofonici e televisivi degli anni '60 e '70. Vi collaborarono infatti i maggiori designers dell'epoca quali Marco Zanuso, Achille Castiglioni, Ettore SottSass, Sergio Asti, Rodolfo Bonetto e molti altri.
La tomba monumentale fu commissionata a Scarpa nel 1969, che vi lavorò fino al 1978, anno della sua morte avvenuta in Giappone. Lo stesso Scarpa volle essere sepolto in questo luogo, in posizione appartata del complesso monumentale.
Il cimitero del piccolo paese, a poca distanza da Asolo e con sullo sfondo l'armonia dei colli Asolani e più in là l'imponente mole del monte Grappa, si trova in posizione isolata nel bel mezzo della campagna coltivata. La parte privata monumentale avvolge ad elle due lati del vecchio cimitero tradizionale, e tra le due aree vi è un varco caratterizzato da due grandi fori che richiamano le fedi nuziali intrecciate, oltre i quali il prato e il laghetto, permettendo un passaggio dal fortissimo impatto emotivo tra i due diversi mondi.
La vasta area monumentale Brion è ariosa, con ampie aiuole prative, grandi vasche d'acqua che ammorbidiscono l'opprimente profusione di cemento armato, ingabbiato dalla nuda muraglia perimetrale, sempre di cemento armato.
Tutti gli elementi connotano una grande ricerca dei piani e degli elementi simbolici, con l'acqua fonte di vita.
Al centro, asimmetrica eppur razionalmente lavorata dal cemento armato, l'arca aperta ai lati con i sarcofagi dei due coniugi inclinati l'uno verso l'altro quale simbolo d'amore.
Molto suggestivo il grande cubo di cemento, completamente attorniato dall'acqua, della cappellina con all'interno, sopra l'altare, una specie di cupola-pagoda colorata fatta a piramide a gradini aperta al cielo sulla punta.
Oltre il corridoio coperto, appoggiata ma non saldata alla mura di cinta, una pesante tettoia di cemento, definita la tenda-caverna, protegge altri sarcofagi.
Tomba Brion è una delle maggiori opere monumentali realizzate da Carlo Scarpa, nato a Venezia nel 1906 e morto a Sendai (Giappone) nel 1978 per cause accidentali.
Opera matura, sintesi tra le varie esperienze del maestro indiscusso nel trattare il cemento armato a nudo con finalità grafiche-decorative, con inserti di tasselli e mosaici di vetri colorati di Murano, finiture in bronzo, sapientemente miscelate nell'atmosfera sicuramente surreale che allo stesso tempo s'immerge nella filosofia Zen e nell'arte Giapponese, caratterizzata da vasche e da canalette d'acqua.
La pesantezza del nudo cemento, l'atmosfera grigia e la forma opprimente degli edifici, quasi dei bunker militari, ci riportano costantemente alla gravità della condizione cimiteriale.
Tuttavia, superato il trauma emotivo iniziale, l'animo può rasserenarsi alla contemplazione e alla profonda meditazione, accarezzato da quegli specchi d'acqua, specchi di luce e di scampoli di cielo, cullato dal dolcissimo e appena percettibile movimento dell'acqua nelle canalette, dalla lentissima evoluzione della vita delle ninfee e delle alghe.
Infine la meraviglia nello scoprire tutti quei sorprendenti dettagli, dalla lavorazione seriale e incredibile del cemento nudo, a tutta l'opera decorativa fatta di materiali compositi e colori, utilizzati in maniera molto sobria e minimalista.
La visita al cimitero di San Vito è esperienza estremamente appagante, rivolta innanzitutto al visitatore meditativo ed introverso e poi allo studioso di architettura e design per la grande importanza del sito nello scenario artistico dell'ultimo quarto di secolo del novecento.
L'arte di Scarpa influenza in modo determinante le esperienze e le opere di numerosi designers e architetti contemporanei, come ad esempio Mario Botta.

_________________________

The monumental funeral complex 'Brion', in San Vito di Altivole, was commissioned to the architect-designer Carlo Scarpa by Onorina Brion Tomasin in memory of his beloved spouse Giuseppe Brion, who died prematurely.
The industrialist was born in the small town of Treviso and is well known for the Brionvega brand, a beacon of Made in Italy design for the radio and television industry of the 60s and 70s. In fact, the major designers of the time such as Marco Zanuso, Achille Castiglioni, Ettore SottSass, Sergio Asti, Rodolfo Bonetto and many others collaborated.
The monumental tomb was commissioned to Scarpa in 1969, who worked on it until 1978, the year of his death in Japan. Scarpa himself wanted to be buried in this place, in a secluded position in the monumental complex.
The cemetery of the small town, not far from Asolo and with the harmony of the Asolo hills in the background and beyond the imposing bulk of Mount Grappa, is located in an isolated position in the middle of the cultivated countryside. The monumental private part wraps around the two sides of the old traditional cemetery, and between the two areas there is an opening characterized by two large holes that recall the intertwined wedding rings, beyond which the lawn and the pond, allowing a passage with a very strong impact emotional between the two different worlds.
The vast monumental Brion area is airy, with large lawns, large pools of water that soften the oppressive profusion of reinforced concrete, caged by the bare perimeter wall, also of reinforced concrete.
All the elements connote a great research of the planes and of the symbolic elements, with the water source of life.
In the center, asymmetrical yet rationally worked from reinforced concrete, the ark open on the sides with the sarcophagi of the two spouses inclined towards each other as a symbol of love.
Very impressive is the large concrete cube, completely surrounded by water, of the chapel with inside, above the altar, a kind of colored dome-pagoda made in a stepped pyramid open to the sky at the tip.
Beyond the covered corridor, leaning but not welded to the surrounding walls, a heavy concrete roof, called the tent-cave, protects other sarcophagi.
Tomba Brion is one of the major monumental works created by Carlo Scarpa, born in Venice in 1906 and died in Sendai (Japan) in 1978 due to accidental causes.
A mature work, a synthesis between the various experiences of the undisputed master in treating bare reinforced concrete with graphic-decorative purposes, with inserts of dowels and mosaics of colored Murano glass, bronze finishes, expertly mixed in the certainly surreal atmosphere that at the same time plunges into Zen philosophy and Japanese art, characterized by tubs and water channels.
The heaviness of the bare concrete, the gray atmosphere and the oppressive shape of the buildings, almost like military bunkers, constantly bring us back to the gravity of the cemetery condition.
However, once the initial emotional trauma has been overcome, the soul can relax in contemplation and deep meditation, caressed by those pools of water, mirrors of light and remnants of the sky, lulled by the sweet and barely perceptible movement of the water in the channels, from the very slow evolution of the life of water lilies and algae.
Finally, the wonder in discovering all those surprising details, from the serial and incredible processing of bare concrete, to all the decorative work made of composite materials and colors, used in a very sober and minimalist way.
The visit to the cemetery of San Vito is an extremely satisfying experience, aimed primarily at the meditative and introverted visitor and then at the scholar of architecture and design due to the great importance of the site in the artistic scenario of the last quarter of the twentieth century.
Scarpa's art has a decisive influence on the experiences and works of numerous contemporary designers and architects, such as Mario Botta.





Sony a7, 28-70 FE F3,5-5,6, iPhone 12 pro Max. Edited on adobe Lr with iPad pro and apple pen
Follow me on ig Didier Mascarin
Tomba Brion
Published:

Owner

Tomba Brion

Published: